Saturday, September 8, 2012

IL NATALE DEGLI SCIITI

Il Natale degli sciiti (in previsione del 1° incontro della serie SCRITTURE DEL MONDO
Shah-in-shah di R- Kapuscinski 27 gennaio 2014 ore 18 al Museo delle Marionette trav. Via Butera Palermo

Sembrava di essere in Italia nei giorni precedenti il Natale. A metà
del mese lunare di Shaban, le città iraniane si sono illuminate di
luci colorate intermittenti, e il traffico è diventato più che mai
frenetico: erano tutti in giro, non a comprare regali, ma a
festeggiare l'anniversario della nascita del loro amato 12° imam, il Mahdi,
scomparso (o meglio dileguatosi) nel 874 all'età di 13 anni. Per altri
sciiti la successione dei leader spirituali è completamente diversa:
Ismaele, figlio del sesto imam Jafar, morì prima del padre, una
circostanza che metteva in dubbio l'infallibilità e quindi l'autorità
stessa di Jafar, che l'aveva designato successore senza avere saputo
prevedere la sua fine. Mentre la maggioranza degli sciiti, anche se
malvolentieri, accettò che la successione andasse agli altri figli di
Jafar, gli Ismaeliti non furono d'accordo e rispettano tuttora
l'autorità dei discendenti di Ismaele. La serie continua ancora con
l'Agha Khan che è il loro imam vivente, 49° della serie.

Gli sciiti duodecimani spesso sfoggiavano un turbante con dodici
pieghe per mostrare la loro appartenenza religiosa. Il numero dodici è
particolarmente importante per loro, e ricorre spesso anche nelle
splendide moschee persiane che, con i loro quattro grandi eiwan, sono
sempre una trasposizione architettonica dei testi sacri dell'Islam. Ad
esempio, nella moschea dell'Imam ad Isfahan (definita 'una foresta di
simboli sciiti' da Henri Stierlin), il rettangolo della corte è
costruito con due triangoli rettangoli di Pitagora le cui proporzioni,
come è noto, sono 4+3 (cateti) +5 (ipotenusa)=12.

Per l'anniversario della nascita (tavallod) del Mahdi, come spesso
accade in Iran, nelle strade si offrono per voto (nasri) enormi
quantità di cibo a tutti i passanti, a parenti e vicini di casa, e
soprattutto ai più bisognosi. Per gli sciiti, famosi per i loro
tenebrosi ed inquietanti rituali di lutto, questa è una delle
pochissime feste caratterizzate dalla gioia. Prima della rivoluzione
del 1979, si faceva festa anche per l'anniversario della morte
dell'odiato califfo sunnita Omar che, rappresentato da un fantoccio,
veniva bruciato nella pubblica piazza. La festa era organizzata
esclusivamente da e per le donne che cantavano e ballavano per
celebrare l'avvenimento. Per l'occasione si vestivano sempre di rosso,
un tempo colore della gioia in Iran, ma scomparso dopo la rivoluzione
del '79 che ha bandito tutti i colori vivaci imponendo universalmente
a tutte le donne di vestire di nero, o di altri colori poco
appariscenti.

Khomeini, in una nuova visione ecumenica dell'Islam, proibì questo
tipo di festeggiamento, che tanto ricorda le vecchie ostilità fra
cattolici e protestanti, riuscendo ad inculcare il concetto che tutti
i musulmani devono essere comunque considerati fratelli. I sunniti (da
sunna 'tradizione'), sono più restii a cambiare le regole e non hanno
mai condiviso la tendenza degli sciiti alla venerazione e
santificazione degli imam, per loro decisamente idolatrica. Le
dottrine degli sciiti sono comunque riconosciute come la quinta scuola
giuridica di diritto coranico, che dal sesto imam prende il nome di
Jafar. Ciascuna delle altre quattro (hanafita, malikita, safiita e
hanbalita) corrispondono a diversi gradi di rigore nell'applicazione
dei precetti religiosi.

Per ulteriori informazioni su questi argomenti:
http://blog.marcellacroce.com/2012/08/sunniti-e-sciiti-in-previsione-del.html
http://blog.marcellacroce.com/2012/08/eid-e-fetr-lo-spirito-del-ramadan.html
da  "Oltre il chador -Iran in bianco e nero" di Marcella Croce
Medusa ed. Milano 2006 1° premio Il Paese delle Donne Roma 2007

Marcella       www.marcellacroce.com      blog.marcellacroce.com
marcellacroce@gmail.com cell. +39 340 6678233
Responsabile Centro Studi Avventure nel Mondo Palermo
http://www.angolodellavventura.com/regioni/sicilia/palermo/centro_studi.html

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